Una settimana bianca in Finlandia 2

IMG_20230228_200655IMG-20230301-WA0021di Annalisa Rabagliati

Che bello, appena svegli, guardare dalla finestra della camera d’albergo e vedere la città innevata! Ma ancora più bello quando il panorama innevato lo vedremo dalla finestra della casa dei nostri amici, che stanno in un paesino della regione dei laghi. Si ritorna contenti come bambini e, oltre la neve, c’è pure il sole che ci accompagnerà per quasi tutta la settimana, siamo stati fortunati!

Abbiamo dormito bene, la città è tranquilla e silenziosa, più di Helsinki, dove sentiremo un po’ di rumore di traffico, benché ovattato, e quello del riscaldamento, che invece nella camera d’albergo di Tàmpere non si sente, e men che mai sentiremo rumori nella casa di Brigitta e Matti, immersa in un silenzio celestiale. E no, non ho avuto bisogno dei tamponi per gli orecchi, ammesso che fosse questo il loro uso!

Per noi cittadini del bel Paese, abituati a rumori a tutte le ore del giorno e, spesso, della notte, grazie ai maleducati che, soprattutto d’estate, transitano con marmitte roboanti o autoradio a tutto volume, incuranti di chi cerca di dormire, scoprire che esistono posti dove si rispetta il silenzio è una continua sorpresa.   Perché di rispetto degli altri si tratta e in Finlandia lo si mette in pratica. Anche per la strada ho potuto osservare le persone che parlano volentieri, non sono taciturne come noi pensiamo, ma lo fanno a volume basso, per non disturbare gli altri.

Abbiamo preso il treno, il giorno in cui siamo andati ad Helsinki  e non abbiamo sentito, come capita da noi, discorsi ad alta voce tra compagni di viaggio o telefonate per cui tutti, nel vagone, sono costretti ad ascoltare un resoconto fatto ad amici e parenti. E questo lo notammo già nei nostri precedenti viaggi sui treni finlandesi. Non disturbare gli altri è una regola non scritta che è frutto di educazione.

Si capisce che nella capitale un po’ più di confusione c’è, ma perché  è una grande città, frequentata da molti turisti. Che siano loro quelli che alzano un po’ la voce sciamando? O sono i giovani, che mi pare siano molti nelle città, e che hanno tutto il diritto di divertirsi? Helsinki ha circa 630.000 abitanti su una popolazione finlandese di 5 milioni e rotti. Poco più del Piemonte, ma con una densità di 15 abitanti per  chilometro quadrato, comprendendo nel calcolo anche le zone poco abitate del nord del Paese. Per forza i giovani ti sembrano tutti nelle città! E secondo me, lo Stato fa molto per loro, ma soprattutto per i più piccoli, per i quali si nota una grande attenzione.

Oggi a Tàmpere incontriamo molte famiglie con i bambini, che questa settimana sono in vacanza, durante la nostra visita al polimuseo, chiamato così perché vi si trovano il museo dei vigili del fuoco, quello dei giocattoli, quello della posta, quello dei minerali, quello sui cambiamenti della città, quello sull’ambiente, quello dei tessuti. E noi quattro, quali bambini cresciutelli, ci divertiamo a percorrerli alla ricerca di notizie, fotografie, reperti, plastici, dimostrazioni interattive e, dulcis in fundo, dell’angolo dei souvenir, che mescola sempre il sacro e il profano, cioè giocattoli e libri per bambini e oggetti forse inadatti alla loro tenera età, almeno secondo la mentalità mediterranea.

A Helsinki, ad esempio, sabato pomeriggio, da soli, visiteremo un museo civico in cui noteremo curiosi oggetti di gomma esposti nelle vetrine della stessa sala shopping in cui non solo ci sono libri per l’infanzia e giocattoli, ma vi giocano i bambini con le loro mamme! Qualcuno mi ha suggerito che forse al nord si incomincia presto a “svezzarli”. Sono certa, invece, che i bambini non facciano caso a certe esposizioni, perché sono innocenti, finché non si instilla loro la malizia e, infatti, neppure le mamme presenti si scandalizzano.

Noi due siamo rimasti stupiti di trovare certa merce in vendita e ne abbiamo capito il motivo solo quando siamo saliti al quarto piano del museo dove c’era l’unica  mostra ancora aperta, senza sapere che l’argomento fosse la prostituzione in città, vista dalla parte delle protagoniste. Trattandosi di un museo civico, che illustra i cambiamenti della città, l’argomento era pertinente e analizzato nei suoi aspetti sociologici. Una mostra interessante, visitata perlopiù da donne di ogni età. E sono certa che tu che leggi hai già capito di quali souvenir parlassi …

Ma, tornando al polimuseo di Tàmpere, vi ho ammirato un telaio meccanico ottocentesco e moltissimi tessuti esposti, di mille fantasie dall’impronta nordica. Il polimuseo si trova infatti in una fabbrica tessile dismessa da una ditta, la Finlayson, trasferitasi in edifici più moderni, ancora attiva. La città di Tàmpere a metà del XIX secolo conobbe un periodo di forte industrializzazione, grazie alla sua posizione sulle rive del fiume Tammerkoski, dalle rapide correnti, che agevolavano la forza motrice delle macchine.

Dal 1809 la Finlandia era diventata Granducato sotto l’impero Russo, dopo secoli di dominazione svedese, ma lo Zar non ostacolò  lo sviluppo economico della città, che si ingrandì e si arricchì di edifici, quale la Cattedrale Anglicana che visitiamo. Costruita in pietra, tra la fine del secolo e i primi anni del Novecento, è  neogotica, con decorazioni in stile Liberty, qui chiamato, alla tedesca,  Jugend. Ha posto a sedere per duemila persone e ospita spesso concerti, cui purtroppo noi non potremo assistere.

Ma ci aspetta invece uno spettacolo panoramico, andando alla torre del parco Pyynikki, che domina la città dall’alto della collina posta tra i due grandi laghi di Tàmpere: Näsijärvi e Pyhäjärvi, mentre un altro più piccolo, Iidesjärvi si trova in un’altra parte della città. Non c’è da stupirsi: siamo nel centro della Finlandia, che conta 188.000 laghi! E nella Finlandia centrale (Keski Suomi) ve ne sono la maggior parte. (E avrai capito che si chiamano järvi: facile, no?)

Andare sulla torre mi ha ricordato un po’ andare sulla collina di Torino, al Colle della Maddalena, a Cavoretto, a Superga. La differenza però è che qui vedo i laghi quasi del tutto ghiacciati, ma l’aria è pura. Invece a Torino, un mesetto fa, visto da Superga, il fiume scorreva tranquillo, ma la città non si vedeva per lo smog!

È tempo di lasciare Tàmpere per andare a casa di Brigitta e Matti, in un paesino che si trova in piena regione dei laghi, con le case in legno moderne, ma rispettose dell’ambiente, immerse nella taiga, la foresta di conifere, a considerevole distanza l’una dall’altra, un paradiso per i cittadini abitanti di condominio!

Saliamo sulla Volvo di Matti che affronta senza timori le strade sgombre dalla neve, ma ghiacciate. Durante il lungo inverno monta pneumatici adatti e guida senza problemi sia sull’autostrada, sia sulle strade minori, dove, se non c’è molto traffico, in compenso ci sono spesso alti dislivelli e dossi e cunette, tanto che ti sembra di essere sulle montagne russe, pardon, finlandesi e capisci perché i Finlandesi sono campioni di rally! Ma, mentre ci dirigiamo verso casa, vediamo un bagliore tra gli alberi e Matti si ferma, per consentirci di fotografare un affascinante tramonto rosso fuoco tra il verde scuro delle conifere e il bianco del  terreno.

Ed eccoci alla casa del paese nel bosco, dove il vicino che ci vede passare alza appena una mano in segno di riconoscimento e saluto, benché dire vicino sia una parola grossa, visto che è a quasi cento metri dalla casa di Brigitta e Matti! E, sulla porta, ecco una bella sorpresa: Jessica, la mia valigia, è lì, sola soletta, che ci aspetta fiduciosa! La stessa fiducia che aveva Brigitta, quando ha insistito con la Lufthansa, perché ci consegnasse a casa sua la valigia, anziché in un aeroporto, mentre noi due siamo stupefatti. È vero, è un posto fuorimano e solitario, ma noi al ritrovare le cose abbandonate non siamo proprio abituati …

Domani andremo a Jyvaskula e nella prossima puntata parlerò anche di qualcosa di interessante visto nei viaggi precedenti, soprattutto i tipi di case, quelle per noi inconsuete. Sarà di tuo interesse? Lo scoprirai solo leggendo!

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Una settimana bianca in Finlandia 2ultima modifica: 2023-03-28T18:49:54+02:00da picci-teacher
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