In viaggio con Giulietta5 Preconcetti, timori e inattese realtà

di Annalisa Rabagliati

Mi è capitato di sentir dire che solo le città d’arte italiane meritano la visita, che un viaggio in Germania non è veramente interessante, perché non c’è nulla da vedere e comunque quel che c’è non è autentico, e che solo nelle grandi capitali respiri l’aria internazionale data dal flusso di turisti. Preconcetti, giudizi dati a priori da chi vuole andare sul sicuro.

Credo anch’io che la bellezza delle città d’arte italiane sia incomparabile, ma questo non deve farci credere che solo l’Italia sia degna di essere vista. È vero che le città tedesche sono state quasi del tutto ricostruite, dopo le distruzioni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma i Tedeschi sono stati capaci di rifare tutto com’era prima, osservando le fotografie e, dov’era possibile, i progetti degli architetti del passato. Ed è interessante anche scoprire un paesaggio naturale diverso dal nostro , anche se non altrettanto vario.

L’aria internazionale poi, la si respira anche nelle più piccole città tedesche, frequentate da studenti e turisti provenienti da tutti i continenti . Ma, in quanto a preconcetti, non sono immune neanch’io, infatti ne avevo riguardo a tre importanti città da visitare: Norimberga, Dresda e Amburgo. Più che pregiudizi i miei erano timori: sapendo infatti che Norimberga fu il luogo in cui si svolgevano le adunate annuali del partito nazista avevo l’idea di trovare una città triste e cupa e invece è una città commercialmente molto attiva da secoli, sede di fabbriche importanti (Siemens, Staedtler, AEG…), il cui centro pullula di turisti, studenti, giovani di ogni nazionalità.

Vi si percepisce un’atmosfera vivace anche intellettualmente, la stessa che si ritrova a Dresda, un’altra città che ritenevo un po’ lugubre, dopo aver visto molti documentari sui bombardamenti che aveva subito. È vero che entrando in Dresda si attraversano quartieri di chiara impronta sovietica, ma le zone centrali sono animate e gaie. La città iniziò ad essere ricostruita durante il periodo comunista, ma i migliori restauri avvennero dopo la riunificazione della Germania, ovviamente perché c’erano più soldi.

E Amburgo? Che cosa mi intimoriva di una visita ad Amburgo? Essendo una città grande, due milioni di abitanti, ed una città portuale,non avevo mai voluto visitarla, per paura che vi fosse molta delinquenza, che non fosse un posto tranquillo. Invece la città, dalla forte presenza di immigrati extracomunitari, è esempio di integrazione, è molto ordinata, è vivibile e, se non bastasse, a vegliare sulla mia sicurezza ci ha pensato il G20: arriviamo infatti tre giorni prima che inizi e 25.000 poliziotti sono già lì ad aspettare me e mio marito (e Trump, Putin, Merkel e tutti gli altri…)

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In viaggio con Giulietta5 Preconcetti, timori e inattese realtàultima modifica: 2017-07-28T16:20:14+02:00da picci-teacher
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