In viaggio con Giulietta7 Bianche scogliere di Rügen

di Annalisa Rabagliati
20170703_113219[1]Si prevede pioggia sul Baltico, così restiamo ancora un giorno a Dresda e ne vorremmo approfittare per andare con il battello sull’Elba a vedere la celebre Svizzera Sassone, quasi al confine con la Repubblica Ceca. Purtroppo all’ufficio informazioni non conoscono gli orari di navigazione, così quando arriviamo all’imbarcadero scopriamo con grande dispiacere che l’unico battello che porta in quel luogo sta partendo in quel momento, a dire il vero con un minuto di anticipo. Forse in Italia ci avrebbero ancora fatti salire, ma qui … Precisione teutonica ! Che peccato perdere l’escursione!

Ripieghiamo su una gita più breve prendendo i biglietti per un battello che conduce al castello di Pillnitz, la residenza estiva in stile settecentesco del principe elettore, dotata di un bellissimo parco. Mentre aspetto in coda di salire sull’imbarcazione provo la sensazione di essere il manzoniano vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro. Siamo i soli stranieri tra circa 500 persone e loro sono tutti alti, ordinati … mi sento così piccola, fuori posto … Italiana un po’ approssimativa, come tutti gli Italiani … chissà se ci hanno riconosciuti come tali? … cosa pensano di noi? … Ma cosa vuoi che pensino ? Quando finalmente si può salire sul battello tutti si fiondano senza ritegno e la coda ordinata diventa un bailamme all’italiana!

A bordo facciamo conoscenza con una signora simpatica e molto chiacchierona, una donna giudice, con la quale mettere alla prova il mio molto scarso Tedesco e scoprire che verso gli Italiani si nutre sempre simpatia. È bello godersi la calma del fiume ammirando altri quartieri di Dresda in una giornata molto soleggiata, ma già durante la visita del parco il tempo cambia e durante il viaggio di ritorno inizia un temporale violento che costringe i passeggeri del ponte a scendere sottocoperta. Che cosa avremmo visto con questa pioggia della Svizzera Sassone? Che cosa avremmo potuto fare? Forse perdere il primo battello è stato un piccolo colpo di Glück!

L’indomani il tempo è bello su tutta la Germania del nord, così partiamo alla volta di Ruegen , un’isola sul mar Baltico, l’Ost See, della quale, ammetto, non conoscevo l’esistenza, finché non ne ho letto su un libro di Tedesco.
L’isola si trova in Pomerania, vicino al confine polacco, ed è lunga 52 km e larga 41. È collegata alla terraferma con un ponte moderno, di quelli che abbiamo già visto nel nord Europa, lungo quasi tre km. Raggiungiamo la località balneare di Binz e la sua spiaggia: quattro km di sabbia finissima e bianca.

Binz è un’elegante cittadina per le vacanze, ricca di verde e giardini curati. Ha molti alberghi nuovi, ma anche alcuni in stile superato che ti fanno pensare che ai tempi della DDR fosse il “buen retiro”per capi e capetti politici, perché, all’epoca, a venire sulle nostre spiagge erano solo i Tedeschi dell’Ovest. Il mar Baltico ha l’acqua fredda, ma si vedono ugualmente coraggiosi che fanno il bagno, mentre la maggior parte della gente prende il sole o si ripara dal vento in curiose sedie/scatola che alla sera vengono chiuse con un lucchetto.

La spiaggia di Binz è bellissima e molto frequentata, ma, naturalmente, non c’è la ressa che siamo abituati a vedere nei nostri stabilimenti balneari. Ma sull’isola di Ruegen siamo andati per vedere le bianche scogliere calcaree e così, l’indomani, ci rechiamo al parco nazionale Jasmund, parte del patrimonio naturale Unesco, protetto per preservare una piccolissima parte di ambiente primordiale e ricordare com’era la foresta di faggi che ricopriva millenni or sono la nostra Europa.

Nel parco si trova la famosa Königsstuhl (la sedia del re), la scogliera alta 118 metri, dove si arriva solo a piedi, camminando più di un’ora nel bosco di faggi secolari, o con un pullman navetta dal parcheggio. La passeggiata sarebbe bellissima, ma noi optiamo, come quasi tutti, per la navetta. Tanto poi una passeggiata più breve si deve fare ugualmente, per ammirare la Königsstuhl da un’altra roccia,dove c’è il Victoria sicht, punto panoramico. Narra la leggenda che gli uomini delle antiche tribù sassoni eleggevano re quello tra loro che riusciva a scalare l’alta scogliera più velocemente degli altri, da qui il nome: la sedia del re.

Il paesaggio è meraviglioso, per il contrasto di colori: il bianco della roccia calcarea, il verde dei faggi che lambiscono il mare e il colore dell’acqua, che assume sfumature diverse a seconda di quello del cielo. Noi lo vediamo in una giornata soleggiata, ma con nuvole bianche che passano veloci, chiazzando di macchie più scure l’azzurro turchese del mare dal fondale sabbioso. Uno spettacolo!
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Nel pomeriggio ci rechiamo a Kap Arkona , il punto più a nord dell’isola, per osservare il piccolo arcipelago che si trova ad ovest. Saliamo sul faro, ma non si vede molto, perché il cielo è nuvoloso e di lì a poco inizia a piovere. Andiamo con Giulietta in giro per la parte ovest dell’isola alla ricerca di un albergo, percorriamo stradine strette e tortuose, contornate da filari di alberi e, alla fine, troviamo una camera con vista in un hotel delizioso sulla riva del Baltico, ma piove sempre più forte e l’unica consolazione è, dopo cena, cessata la pioggia, osservare lo spettacolo dell’arcobaleno all’orizzonte, sul mare.
L’indomani, indirizzo dell’hotel di Amburgo sul navigatore di Giulietta e via! Sono proprio curiosa di scoprire questa città! E voi?

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In viaggio con Giulietta7 Bianche scogliere di Rügenultima modifica: 2017-07-28T16:25:14+02:00da picci-teacher
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