Si legge per amare

di Annalisa Rabagliati   Pochi giorni fa ho sentito in tv Piero Dorfles, scrittore e saggista, affermare che durante il confinamento da Covid  chi già era un lettore forte (più di un libro al mese) si è messo a leggere ancora di più. Il motivo, secondo me, è che dovendo stare in casa, senza avere la possibilità di incontrar gente, … Continua a leggere

Quarantena: tempo di leggere

di Annalisa Rabagliati   Causa Covid non c’è molta differenza tra la vita che ho condotto io per parecchi mesi, tranne poche parentesi estive, e quella che conduceva la mia  povera mamma, nei suoi ultimi anni di vita: puliva la casa, si faceva da mangiare, curava i suoi molti malanni, cuciva  e leggeva. Praticamente quello che faccio io ora: pulisco, … Continua a leggere

Altre riflessioni su una foto

di Annalisa Rabagliati Avete letto il mio precedente articolo sulla foto di un’anziana donna del NagornoKarabach? Se non lo avete letto lo trovate al link https://letturainattesa.myblog.it/2021/07/29/una-foto-per-riflettere/ ‎   L’immagine che vedete in alto è la foto di una anziana donna, che ho visto a Palazzo Madama, opera di Valery Melnikov, primo premio sezione Storie del Concorso “World Press Photo”. In realtà … Continua a leggere

Una foto per riflettere

di Annalisa Rabagliati   Una donna avanti con gli anni piange, appoggiata allo stipite della sua porta di casa. I suoi due gattoni la guardano con aria interrogativa e fiduciosa. Aspettano  certamente da lei  cibo e coccole. Questa è la foto  che mi è rimasta più  impressa tra quelle della mostra “World Press Photo” , attualmente a Palazzo Madama, a … Continua a leggere

Madame Juliette ovvero Chi va al mulino s’infarina

di Silvia Riccio   14 giugno 1940 ore 5.30 del mattino. I tedeschi entrano dalla Porte de la Villette in una Parigi silenziosa che li accoglie attonita. Per quattro lunghi anni la città e l’intera nazione, saranno schiave sotto il giogo nazista. Proprio da qui comincerà a dipanarsi, in modo del tutto casuale, un lungo fil rouge che unirà persone … Continua a leggere

Una storia di paura

di Annalisa Rabagliati   Oggi è una bellissima giornata e decido di andare subito a fare un giro per non impigrire troppo. Di mattina  l’aria è più frizzante, gli uccelli sono più canterini ed è meno facile che ci sia altra gente. La primavera inizia ora e sta già svolgendo il suo compito: violette e pratoline ovunque, gemme rosa e … Continua a leggere

Da cosa nasce cosa

di Silvia Riccio       E’ incredibile come a volte basti un niente per riportare a galla un mondo di ricordi e di emozioni direttamente dal mondo della tua infanzia spesso popolato da incubi. Tempo fa, sfogliando un libro per bambini, mi sono imbattuta in una particolare illustrazione. Rappresentava una bimba sprofondata nel suo letto. Aveva gli occhi sbarrati … Continua a leggere

L’esperienza – Giugno 2020

poesia di Silvia Riccio   Piccole insignificanti perturbazioni sentimentali…sguardi diversi…gesti impercettibilmente ostili…corpi inquieti. I miei sensi intuiscono addestrati dall’esperienza.   Ho imparato ad annusare i sentimenti e ad ognuno regalo il proprio odore. La tenerezza amorevole profuma di rose, quelle cremisi, rampicanti sui graticci di legno, sfatte sotto il caldo sole estivo e sanno di vino dolce e spumeggiante.   … Continua a leggere

Agosto 1973

    di Silvia Riccio   Ti ricordi quelle giornate al mare così abbaglianti da far sembrare ghiaccio la sabbia rovente? Ti ricordi quando buttavi la borsa frigo sulla barca e dicevi che avremmo bevuto vino bianco gelato e mangiato ricci? Quanti ricordi … così tutti addosso, uno dopo l’altro… che botta di nostalgia!!! Mi avevi insegnato tu a mangiarli. … Continua a leggere

Libro più, libro meno

i libri non sono mai troppi

di Annalisa Rabagliati Su consiglio di amiche di un gruppo Whatsapp ho preso a  prestito, in momenti diversi, alcuni bestseller dalla biblioteca online. Sono state letture deliziose, perché i libri  valevano l’attesa di mesi dalla prenotazione. Chiesti in giugno e luglio,  mi sono arrivati durante il periodo natalizio, ma a distanza di quattro o cinque giorni l’uno dall’altro, forse perché … Continua a leggere