Un altro 8 marzo

di Annalisa Rabagliati
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Un altro 8 marzo. Un’altra occasione per dividerci : ci sarà chi esibirà orgogliosa e nostalgica il rametto di mimosa e chi dirà che ormai è una festa inutile, commerciale.
Eh no, la mimosa non l’hanno inventata i fiorai! La mimosa è un simbolo, risale a dopo la guerra, quando le donne ottennero finalmente qui da noi le prime conquiste: il voto, la partecipazione in Parlamento.

Le giovanissime non ci pensano e andranno sciamando per le vie del centro con la loro mimosa, magari dicendo slogan femministi, ma in sostanza felici per avere l’ennesima occasione, passati Carnevale e san Valentino, per far cagnara.
Ma noi no. Noi babyboomer non possiamo permetterci di pensare che l’8 marzo sia una festa banale o inutile, noi che abbiamo vissuto l’epoca di transizione da una società maschilista in ogni sua espressione a questa, in cui parrebbe che ci sia la parità di genere.

La parità vera sul lavoro non c’è ancora, perché comunque gli uomini guadagnano di più, hanno più posti stabili, nonostante le donne siano, mediamente, più studiose e capaci. Ma almeno non c’è più quello sguardo favorevole concesso a priori ad un maschio. Questa è una conquista grande di cui molti non si rendono conto. La giornata della donna dovrebbe servire a riconoscere quanto cammino è stato percorso dai tempi in cui una mentalità ristretta imponeva spesso di tacere alle donne, in quanto tali, ritenute cioè frivole e impreparate.

Godiamoci questa festa, anzi , questa giornata e accettiamo che gli uomini ci regalino la mimosa, non con la retorica del “che bella la figura femminile”, ma perché riconoscono pubblicamente una volta all’anno (e in cuor loro sempre) che la maggior parte del lavoro lo fanno le donne. È vero: adesso gli uomini fanno le commissioni un tempo chiamate donnesche (la spesa, accompagnare i figli a scuola), adesso vedi molti papà da soli col bebé nel passeggino, cosa che fino agli anni 80 non succedeva, cucinano, avviano la lavatrice.. Ma questo è facile! Quanti uomini in casa tolgono la polvere, lavano i pavimenti, puliscono il bagno? Se vuoi essere aiutata in certi lavori hai ancora bisogno di un’altra donna!

E, tornando alla povera, umile mimosa, è stata quasi soppiantata, come simbolo, da scarpette rosse, panchine dipinte di rosso, posti riservati nelle sale d’attesa degli ambulatori in ricordo delle vittime dei femminicidi. Sarebbe bello non dover più ricordare col colore del sangue che uomini indegni del loro nome, rimasti fermi mentre la società si evolve, ancorati a ruoli stereotipati, in cui il maschio usa la forza bruta per dominare, non accettano che una donna che ritengono di loro proprietà possa scegliere in un modo diverso.

C’è chi nega la parola femminicidio dicendo che la parola omicidio è onnicomprensiva. No, non è vero: l’omicida non uccide la donna che dovrebbe proteggere o che dice di amare.
Quando finiremo di aggiornare il bollettino di guerra delle vittime di femminicidio?
Solo l’educazione porrà fine a queste violenze. Se ai bambini, già da piccolissimi, in famiglia, si insegnano la parità e il rispetto reciproci avremo adulti in grado di accettare le scelte altrui.

Ecco le mie considerazioni sull’8 marzo. Avrei potuto fare un discorso più completo se avessi scritto immediatamente tutte le idee che mi venivano, ma non ho una stanza tutta per me e prima ho dovuto riordinare la cucina ……

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Un altro 8 marzoultima modifica: 2017-03-07T17:04:40+01:00da picci-teacher
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2 pensieri su “Un altro 8 marzo

  1. Appena finito di leggere queste tue considerazioni…..
    Sono d’accordo con te, la condizione della donna è sicuramente migliorata, ma l’esistenza di colpe gravi come il femminicidio testimoniano che c’è ancora tantissima strada da percorrere e….. come sempre dobbiamo impegnarci noi in prima fila crescendo i figli maschi nel rispetto della figura della donna e insegnando loro che le persone non sono di nostra proprietà e che fare squadra con loro (in tutti i campi) moltiplica l’amore.
    Bravissima Annalisa!!!!
    Ora vado devo riprendere mia figlia dalla lezione di danza e correre a preparare la cena!!!!

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