Blog di Natale

sanNicola_regali

di  Annalisa Rabagliati

È una metamorfosi ben strana quella che è avvenuta della figura di san Nicola, personaggio realmente esistito, vescovo di Myra, in Anatolia. Era un sant’uomo che proteggeva i giovani e per questo divenne la figura solstiziale che portava regali ai bimbi buoni e rimproverava i cattivi. Nel corso dei secoli la sua leggenda viaggiò per tutto il mondo cristiano, dalla Puglia all’arco alpino, dai paesi del nord Europa all’Olanda e di qui all’America del nord. La sua iconografia cambiò, trasformando un vescovo dapprima in un capo degli Elfi, poi in un pacioccone rubicondo vestito con un abito sgargiante, perfetto per la pubblicità di una nota bibita a base di caramello.

La globalizzazione ha portato questa figura a sostituire a livello mondiale il legittimo  proprietario del marchio del Natale. Chi ricorda più che un tempo da noi, come in molte parti d’Europa, i regali  li portava Gesù Bambino? E che cosa c’entrano molte rappresentazioni, film e canzoni natalizie con lo spirito religioso del Natale? Forse l’unica nota positiva è che promuovono la voglia di essere buoni, anche se appena per un giorno, ricordando i natali innevati di quando eravamo bambini. Ma il significato stesso della parola Natale indica chi dovrebbe essere il vero protagonista della festa.

Gesù nacque in una notte buia e fredda, bambino poverissimo, figlio di genitori poveri e stranieri in quella regione, che non vennero aiutati dalla maggior parte della gente, come spesso accade ancora adesso. La sua grandezza fu compresa solo dai più umili, dai reietti della società e dai più saggi, quei sapienti che cercavano la verità. Venne tra di noi in un mondo forse perfino più crudele del nostro e da allora a noi tutti, credenti e non credenti, porta la rinascita, come il sole che torna a crescere sull’orizzonte, dopo il solstizio.

Per  questo  i giorni del Natale sono attesi con trepidazione sia dai piccoli ingenui sia dagli adulti scettici, per il suo messaggio sempre attuale di pace, di gioia e di speranza. Niente a che vedere con una favola consumistica che pure è frutto di tradizioni antiche.

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Blog di Nataleultima modifica: 2019-12-27T23:00:32+01:00da picci-teacher
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