BOGIANEN IN SICILIA

etna (1)di Annalisa Rabagliati

 

“Bogia nen” vuol dire non muoverti ed è l’appellativo con cui si autodefiniscono i Piemontesi, in ricordo dell’eroica resistenza che opposero ai Francesi nella battaglia dell’Assietta nel 1747.           In seguito bogianen per estensione d’uso ha indicato la poca voglia di muoversi, il restare fermo sulle proprie posizioni dei Piemontesi e, ovviamente, anche dei Torinesi. Ma i Piemontesi non sono più così, si muovono eccome! E noi due, Torinesi, che siamo andati da soli in capo al mondo (capo Nord) e altrove, ma non eravamo mai stati in Sicilia, ci siamo uniti ad altri Piemontesi in un viaggio di gruppo della durata di otto giorni nell’isola del sole.

Primo giorno di viaggio: no aereo, causa sciopero. Che si fa? Nessun problema, l’organizzatrice ha già allestito un piano alternativo a tempo di record: treno alta velocità Freccia Rossa fino a Napoli, dove ci imbarcheremo su una Nave Veloce.                       A Torino sale sul treno una quantità di viaggiatori accettabile. Dopo due soste immotivate prima di Milano accumuliamo 37 minuti di ritardo. Niente paura: potremo rivolgere regolare protesta sul sito www  ecc. ecc.

A Milano entra la folla. Siedono vicino a noi un ragazzo esclusivamente anglofono e un uomo giovane esclusivamente avellinesofono. Quest’ultimo mi parla in contemporanea a un anziano, salito con lui, che si esprime in un Italiano più che altro simile al Napoletano e, per giunta, smozzica le parole e cala l’intonazione, sì da rendere il discorso incomprensibile. In compenso capisco subito che trattasi di Forrest Gump, perché racconta episodi della sua vita a chiunque, senza soluzione di continuità.

Dopo la stazione di Bologna mio marito ed io decidiamo di andare a mangiare qualcosa e, in questo rapido, per così dire, giro al bar, in terza carrozza, mentre la nostra è la nona, mi rendo conto del silenzio delle altre pur affollate carrozze e del fatto di essere nata in via Massimo Della Sfiga. Attraversate sei carrozze in cui lo sport principale dei viaggiatori consiste nel cambiare posto per l’arrivo del legittimo proprietario, con valigie in attesa di essere sistemate che intralciano il passaggio, arriviamo al bar, dove troviamo una coda lunga quanto il vagone stesso. Mio marito, avvilito, torna al posto, io mi armo di pazienza e, appena possibile, guardo le vetrine degli scarsi viveri, reduci dall’assalto di torme di clienti che mi hanno preceduta.

Riesco a comperare l’agognata acqua, una brioche e uno yogurt e cerco di gustarmeli ad un tavolino, ma una scortese signora mi impone di spostarmi, perché lei e i suoi amici hanno bisogno di quel tavolo. Per la serie chissene… mi sposto, consumo e,  quando cerco di tornare alla mia carrozza, il treno arriva a Firenze, ( più veloce per il treno andare da Bologna a Firenze che per me arrivare dal barista) con altre code dovute alla folla che sale e scende.

Torno al mio posto, che è notevolmente ridotto perché l’Avellinese è ragazzo piuttosto in carne e debordante, mentre il Campano, dopo una benedetta sosta idraulica, durante la quale l’Avellinese e gli altri compagni di sventura hanno avuto modo di lagnarsi della sua loquacità, ha ripreso a raccontare la Rava e la Fava. Si mette poi  ad offrire a destra e a manca il suo vino San Crispino, che aveva tratto da una borsa contenente pure una quantità sconsiderata di confetti, dopo aver asserito di essere diabetico.

Lasciata Firenze nuovamente il treno si ferma per altri venticinque minuti e riparte con un ritardo di un’ora e più. Naturalmente potremo rivolgere regolare protesta sul sito www ecc. ecc.  Mai viaggio ad Alta Velocità fu più lungo. Che succederà se la Nave Veloce non ci aspetta? A meno che anche questa abbia un problema tecnico come il treno. Aagh ! Il seguito se avrò tempo di scrivere ( e la nave non affonda…)

 

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BOGIANEN IN SICILIAultima modifica: 2022-06-27T22:49:04+02:00da picci-teacher
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6 pensieri su “BOGIANEN IN SICILIA

  1. Uno “spaccato” italiano che ti rallegra nel leggerlo, ma avvilisce nel viverlo. Evviva le vacanze all’estero! Non che le persone siano meno folcloristiche, ma probabilmente i trasporti più organizzati …. ps. Vogliamo sapere come continua!

    • Continua, continua…con molti piccoli intoppi, ma alla fine è stata una bella vacanza e poi tutti i nostri difetti ci rendono anche simpatici agli stranieri, non trovi? Grazie per il commento!

  2. Ho ben letto tutta questa vostra giornata nel treno. Mi ricordo un mio viaggio col treno dalla Svizzera a Milano, poi da Milano a Firenze e finalmente da Firenze a Siena nel 69.
    Scrivi bene e spesso mi fai ridere anche se sono sicura che tu non ridevi affatto di certe situazioni!!
    Aspetto la fine del viaggio con la nave rapida…quando potremo leggerla, questa fine?
    Chantal

    • Adesso la situazione è molto migliorata, rispetto al 69, ma può succedere a volte e forse l’affollamento era proprio dovuto allo sciopero degli aerei. Siamo andati a Roma, a Firenze e a Napoli con il freccia rossa o Italo ed è andato tutto bene. La storia continua, naturalmente, spero di riuscire a divertirti ancora. Grazie per il commento

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