poesia di Silvia Riccio
Piccole insignificanti perturbazioni
sentimentali…sguardi diversi…gesti
impercettibilmente ostili…corpi inquieti.
I miei sensi intuiscono
addestrati dall’esperienza.
Ho imparato ad annusare i sentimenti
e ad ognuno regalo il proprio odore.
La tenerezza amorevole profuma di rose,
quelle cremisi, rampicanti sui graticci di legno,
sfatte sotto il caldo sole estivo
e sanno di vino dolce e spumeggiante.
Quando la tenerezza viene umiliata
e cede il posto alla rabbia, il vino diventa
torbido e sa di acido…di guasto.
Il risentimento è un taglio su labbra
tirate… fredde. L’odore è di neve sporca
ai bordi delle strade. Sa di fabbrica…di smog.
Il dolore è una nuvola che toglie luce
allo sguardo e lo fa di vetro opaco.
Lacrime e pioggia sono grandi
occhi spalancati sul selciato e odorano
di polvere e terra umida.
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